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Il terzo click day, 3 febbraio 2011 PDF Stampa E-mail
Scritto da Natascia   
Mercoledì 02 Febbraio 2011 22:36

    Giovedì 3 febbraio 2011, l’ultima scadenza, destinata alla conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale di 11mila permessi di soggiorno per studio, tirocinio, lavoro stagionale ed altre tipologie, nonchè all’ammissione di 4mila extracomunitari che abbiano completato programmi di formazione nel Paese di origine.
    Le conversione in permessi di soggiorno per lavoro non stagionale di 11.500 quote, così ripartite:

    * 3000 permessi per studio in permessi per lavoro subordinato;
    * 3000 permessi per studio in permessi per lavoro subordinato;
    * 4000 permessi per lavoro stagionale in permessi per lavoro subordinato;
    * 1000 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altri paesi Ue in permessi per lavoro subordinato;
     500 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altri paesi Ue in permessi per lavoro autonomo;
    Il decreto prevede anche una quota riservata per 4.000 ingressi ai cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero che abbiano completato i programmi di formazione e di istruzione nel paese di origine ai sensi dell'art. 23 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.
In caso di esaurimento della predetta quota, sono ammessi ulteriori ingressi sulla base di effettive richieste di lavoratori formati ai sensi del citato articolo 23 e dell'articolo 34 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394.
    Infine, sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, entro una quota di 500 unità, lavoratori di origine italiana per parte di almeno di uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile, che chiedano di essere inseriti in un apposito elenco, contenente le qualifiche professionali dei lavoratori stessi, costituito presso le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile.
    Successivamente sarà il ministero del Lavoro ad attribuire territorialmente le quote a livello provinciale, poi per il parere di competenza la direzione provinciale del lavoro e le questure. Sulla base di queste valutazioni lo Sportello unico per l’immigrazione rilascerà il nulla osta al datore di lavoro e il lavoratore straniero, da parte sua, dovrà presentarsi presso la rappresentanza diplomatica italiana del suo Paese e richiedere il visto d'ingresso in Italia, quindi, sottoscrivere allo sportello unico insieme al datore di lavoro il contratto di soggiorno e infine ritirare il permesso di soggiorno in questura.

immigrazione.biz


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