Scritto da Gianni Boninsegna
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Mercoledì 21 Luglio 2010 14:09 |
“Il Giornale” lancia l’allarme: “Invasione di cittadini moldavi in Europa grazie ai passaporti romeni assegnati da Traian Basescu!” Sembrerebbe un vero e proprio scenario catastrofico quello che si è maldestramente cercato di dipingere in un articolo apparso nei giorni scorsi sulle colonne de “Il Giornale” riprendendo due pubblicazioni del settimanale tedesco “Der Spiegel” e del britannico “Daily Express”.” Migranti allo sbando”, “nuove orde di derelitti in arrivo”, “miseropoli dimenticata”…il pezzo firmato da Gian Micalessin è un vero e proprio “borsh”, il minestrone moldavo, condito con i più disparati pregiudizi e preconcetti su questa piccola Repubblica ex sovietica di appena 4 milioni di abitanti . Molto probabilmente chi ha scritto questo “splendido” dipinto sulla Moldova, e sui suoi cittadini, si è ispirato al peggior colossal catastrofico per fotografare una realtà che, a conti fatti, di reale ha ben poco. Probabilmente si ignora quello che non è un atto di propaganda a favore della Moldova ma un dato di fatto, ovvero i dati del Viminale e dell’Istat sui reati commessi dagli stranieri in Italia. I cittadini moldavi non solo chiudono la classifica delle denuncie penali a carico di cittadini stranieri ma, di contro, sono fra i virtuosi nella graduatoria dell’inserimento nel mondo lavorativo italiano. Nell’articolo pubblicato da “Il Giornale” si definisce la Moldova come una “miseropoli”, un aggettivo che offende pesantemente una Nazione operosa, ricca di cultura, storia e, soprattutto, di gente per bene. La Repubblica Moldova è una terra dalla bellezza senza tempo, una bellezza non solo paesaggistica ma anche del popolo che la compone. Una bellezza fatta di diversità, di fusioni fra culture e popoli diversi. I moldavi sono gente ospitale, allegra, responsabile e soprattutto gente che lavora e che lo sa fare bene. Gli immigrati moldavi in Italia pensano anche a migliorare la propria situazione economico-sociale frequentando corsi di formazione nei più disparati settori, una ricerca di sviluppo, perfezionamento delle proprie conoscenze che contribuisce non solo alla crescita del singolo individuo ma anche a quella di un Paese che mai come in questo momento è apprezzato, sostenuto, incoraggiato non solo dall’Unione Europea ma anche da tante, tantissime Entità internazionali. Il Governo moldavo sta facendo molto per cercare di non deludere le attese e per avvicinarsi agli standard dei Paesi vicini. La Repubblica Moldova e i moldavi sono un opportunità, non un problema sia per l’Italia che per il resto d’Europa. Ci sono poi degli stranieri che risultano fondamentali nell’economia di un Paese, fra questi ci sono senza ombra di dubbio le decine di migliaia di colf e badanti moldave che, con serietà e professionalità, accudiscono e accudiranno ancora negli anni a venire i nostri anziani. Di cosa, di chi abbiamo paura?
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Scritto da Natascia
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Lunedì 19 Luglio 2010 22:05 |
Dopo la rivista tedesca Der Spiegel, due giornali britannici che suggeriscono "minaccia" fatto ai futuri nuovi cittadini del Regno Unito verso il rumeno, mentre il quotidiano italiano Il Giornale Traian Basescu accusa che "stolti l'UE, coinvolgendo l'Unione" a 28 al nuovo secolo invisibili e indesiderati Stato membro "Una nuova" minaccia "- i milioni di persone in Moldavia, che avrebbe ricevuto la cittadinanza rumena e invaderà l'Europa occidentale - sta diventando sempre più visibile nella stampa europea. Inaugurazione del Consolato Generale della Romania a Cahul e Balti continua ad essere visto come un vaso di Pandora, che avrebbe lasciato solo disgrazia per l'intera UE. Dopo il tedesco Der Spiegel ha scritto la scorsa settimana che il presidente Traian Basescu moldavo UE porta "back door" lo stesso argomento è stato aperto ieri dalla stampa nel Reg Atul Unito (UK) e in Italia. The Daily Telegraph (DTT) la concessione di cittadinanza a tutti etichettato come "backdoor" e il Daily Express (TDE) considera un "biglietto della lotteria" per moldavi. Le pubblicazioni sono basati sul presupposto che i nuovi cittadini rumeni saranno strizzatine d'occhio le prestazioni sociali in Gran Bretagna, che diventerà un "magnete", dato che il 90% dei moldavi dolente a lasciare il paese, scrive TDE. Il giornale ritiene che la colpa non è solo la Romania, ma anche nella politica sociale nel Regno Unito. Per TDT, i timori di una massiccia migrazione verso ovest di moldavi con passaporto rumeno sono giustificate, da un lato, la promessa di Basescu che chiunque crede rumeno Prut "deve muoversi liberamente in Romania e l'UE." Altri motivi sono stati i bassi salari in Moldova (equivalenti a circa 130 sterline al mese) e un milione di moldavi che già lavorano illegalmente nell'UE. lobby antiimigraţie Regno Unito sta mobilitando 120.000 moldavi Coloro che hanno già la cittadinanza rumena, le 800.000 azioni pendenti e l'impegno di Basescu che i passaporti saranno concessi ad un tasso di 10.000 al mese, provocando allarme nel Regno Unito. "I valori totali sono molto sorprendenti e presto sarà equivalente alla popolazione di un piccolo paese", ha dichiarato Nigel Farage, l'eurodeputato UKIP, citato da TDE. Farage ha approfittato delle statistiche per l'accusa che "ogni altra indicazione che la Gran Bretagna in grado di controllare le loro frontiere o che l'immigrazione può essere limitata fino a quando siamo in uno Stato membro dell'UE è distrutto da questa scoperta." Una visione simile è stato quello di esprimere, sul DTT, Sir Andrew Green, presidente di migrazione Watch, una ONG britannica antiimigraţie. "È sorprendente che quasi un milione di moldavi hanno chiesto la cittadinanza rumena. E 'essenziale che il Regno Unito a lavorare con i suoi partner della UE, o avremo una nuova ondata di manodopera a basso costo non auspicabile in una recessione" chiese Green. Il pericolo di "invasione" aumenterà dopo il 2013 quando le restrizioni scadono nel mercato del lavoro britannico, sui rumeni e bulgari. gandul.info
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Ultimo aggiornamento Lunedì 19 Luglio 2010 22:22 |
Scritto da Natascia
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Lunedì 19 Luglio 2010 08:26 |
La crisi fa rallentare i flussi migratori verso i paesi più sviluppati. Un'indagine dell'Ocse rileva che gli immigrati giunti nel 2008 nei 31 paesi membri sono stati 4,4 milioni. Questo significa arrivi in calo di circa il 6% rispetto ai cinque anni precedenti, nei quali invece questo numero era cresciuto in media dell'11% annuo. E i primi dati del 2009 suggeriscono una diminuzione ancora più importante. Secondo l'Ocse la contrazione si lega alla diminuzione dell'offerta di impiego nei paesi membri. I migranti infatti lavorano nei settori più colpiti dalle difficoltà dell'economia, come l'edilizia e il turismo. Inoltre, risulta che molti immigrati, perduto il lavoro, hanno deciso di tornare nel paese di origine. L'Italia, invece, attraversa una fase diversa e mostra numeri in controtendenza rispetto a quanto avviene in altri paesi avanzati. L'ultimo dossier statistico sull'immigrazione curato da Caritas Migrantes indica che nel 2008 gli stranieri presenti nel nostro paese, contando anche gli immigrati regolari ma non ancora registrati all'anagrafe, erano circa 4.330.000: 458.664 in più rispetto al 2007, con un incremento del 13,4%. E il flusso degli arrivi, a dispetto della crisi economica, ha mantenuto ritmi importanti lungo tutto il 2009, tanto che oggi, in base ai dati Caritas si è oltre quota 5.100.000. A questi vanno aggiunti gli irregolari, che si stima siano circa 544.000, stando a quanto sostiene una ricerca condotta per l'Università Cattolica da Gian Carlo Blangiardo professore di demografia presso l'Università Milano-Bicocca. Immigrati, Italia e Spagna in testa alle graduatorie Ue per numero di arrivi «Il discorso ha una portata più ampia, va oltre le considerazioni che si possono fare in relazione agli ultimi due anni e alle conseguenze della crisi. L'Italia è in testa alle classifiche europee per quanto riguarda l'ingresso di stranieri. Nell'ultimo quinquennio nel nostro paese sono entrati in media circa 360.000 immigrati all'anno. E la tendenza sembra essere costante. Solo la Spagna ci sta di poco avanti in questa graduatoria, con 400.000 arrivi all'anno. Per contro in Germania, la nazione europea con più stranieri (circa 6.500.000), ogni anno i nuovi venuti sono dieci volte inferiori rispetto a quello che succede da noi», spiega Luca Di Sciullo, ricercatore di Caritas Migrantes.
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Scritto da Natascia
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Lunedì 19 Luglio 2010 07:17 |
Almeno 50 persone sono morte e oltre un centinaio sono rimasti gravemente feriti in un incidente ferroviario in India orientale, riferisce la BBC. Il numero delle vittime è molto più elevato, le autorità temono. Decine di persone sono morte in un incidente ferroviario in India. Un treno passeggeri ha colpito nel mezzo di un altro sigillo che era in Sainthia città Stazione, 200 chilometri da Calcutta . Altre squadre di intervento sono stati dispiegati sul posto. Viene eseguito una vasta operazione. 50 corpi sono stati recuperati. I due treni erano pieni di pendolari che ritornano al lavoro dopo un weekend trascorso con la famiglia. E 'successo la notte scorsa al 2,00 ora locale. Più Bengala-treni percorso Calcutta sono stati annullati a causa dell'incidente. Alcune fonti dicono che il sistema di segnalamento porterebbe alla produzione della tragedia. Le autorità hanno aperto un'inchiesta per far luce su questo caso. E 'il secondo incidente grave treno quest'anno in West Bengala. Solo due mesi fa, 150 persone sono morte dopo che erano stati fodera è stato colpito da un treno merci a Bombay. La polizia accusato i ribelli maoisti, che ha tracciato un attacco, ma hanno negato ogni coinvolgimento. evz.ro
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Ultimo aggiornamento Lunedì 19 Luglio 2010 08:25 |
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